In questo articolo parliamo di un argomento non certo bello, ma che tutti i proprietari di cani potrebbero trovarsi, in futuro, ad affrontare: quello dell’eutanasia, ovvero della morte volontaria del proprio animale domestico.
Viene consigliata a volte dai veterinari stessi, quando la situazione del cane è incompatibile con la vita o causa inutili sofferenze, mentre altre volte sono gli stessi proprietari a richiederla.
Chi non è veterinario, tuttavia, probabilmente non si rende conto del problema, ma i medici veterinari sanno che ci sono molti proprietari che chiedono l’eutanasia non sempre per evitare le sofferenze al proprio cane, ma anche perché, magari, il cane è diventato difficile da sostenere, soprattutto dal punto di vista economico (di solito per il costo dei medicinali).
Per questo è opportuno capire che cos’è l’eutanasia, quando è legale, quando è illegale e quando è obbligatorio eseguirla.
L’eutanasia: quando è legale farla
L’eutanasia viene regolata da diverse leggi, tra cui la legge 189/04 (che vieta le uccisioni degli animali), e la legge 281/91 (che regola le soppressioni anche nei canili, che si possono effettuare solo in cani gravemente malati, pericolosi o incurabili).
In generale, l’eutanasia è legale solo nei seguenti casi:
- Quando il cane è pericoloso. Questa è una tutela per le persone, ed è riservata solamente ai casi gravi che mettano in pericolo l’incolumità delle persone stesse, non potendo nemmeno essere risolti con un opportuno addestramento;
- Gli animali gravemente malati, che non rispondono ad alcun tipo di terapia. Per essere considerati gravemente malati devono però non rispondere alle terapie, perché se il cane è curabile (anche con terapie costose) e si può mantenere senza peggioramento l’eutanasia diventa illegale, e il veterinario non la effettuerà;
- Gli animali incurabili, nei quali c’è sofferenza ma non c’è possibilità di terapia, medica, né chirurgica. E’ il caso in cui si fa l’eutanasia per evitare le sofferenze, ma lo stato di incurabilità deve stabilirlo necessariamente il veterinario, non lo può stabilire il proprietario; nel caso in cui sia il proprietario a richiedere l’eutanasia si configura il reato di maltrattamento animale, che sarebbe meglio evitare.
L’eutanasia obbligatoria
I casi di eutanasia obbligatoria sono rarissimi, e comprendono praticamente solo i casi in cui il cane abbia la rabbia (che, però, in Italia non c’è dagli anni ’60, salvo alcuni episodi nel 2012), oppure quelli in cui il cane diventa pericoloso per l’uomo.
In questi casi c’è comunque necessità di un lungo iter effettuato dai veterinari ASL, che sanno come gestire la situazione.
Il vostro medico veterinario, invece, anche per casi molto gravi non potrà mai obbligarvi a ricorrervi.
Dott. Valerio Guiggi – Medico Veterinario Specialista
(Contatta l’autore: info@valerioguiggi.it)
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