Finalmente qualcosa è cambiato, e questo è un giorno per cui vale la pena festeggiare, Iceberg sarà liberata!
Abbiamo diffuso la notizia a giugno e luglio relativa al caso limite avvenuto in Danimarca, riguardante la storia di Iceberg una bellissima e dolcissima femmina di Dogo Argentino.
La cagnolina era entrata nel Paese assieme al proprio padrone, Giuseppe Persa, il quale si era trasferito in Scandinavia come chef per motivi di lavoro.
Nessun problema all’accesso nel paese.
Il problema nacque dopo una banale “scaramuccia” tra cani, le autorità sequestrarono Iceberg condannandola alla soppressione.
In Danimarca la legge vieta la detenzione di determinate razze canine, tra cui i Dogo Argentini.
Per lei si è mobilitata l’opinione pubblica
Oltre 400.000 firme sono state raccolte in rete per chiederne la liberazione.
Perna si era rivolto allora all’Enpa, l’Ente nazionale protezione animali.
A favore di Iceberg era nata la campagna social #saveIceberg che aveva coinvolto numerosi personaggi del mondo dello spettacolo scesi in campo per sostenere la petizione, tra cui ricordiamo la cantante Noemi.
Varie notizie di “rilascio” erano pervenute nei mesi scorsi addirittura dall’Ambasciatore della Danimarca, Erik V. Lorenzen, che citando il Ministro danese dell’Ambiente Esben Lunde Larsen disse: “Iceberg will return to Italy” (Iceberg tornerà in Italia).
Le autorità danesi avevano garantito che sarebbe tornata in Italia. Per mesi è stata negata a Giuseppe, la possibilità di vederla.
Oggi finalmente un grande passo è stato fatto in Danimarca.
Il Parlamento danese ha approvato all’unanimità la legge salva Iceberg.
Le specie proibite, introdotte da stranieri in buona fede, potranno essere rimpatriate e non andranno più abbattute.
La legge entrerà in vigore dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale danese, ma avrà effetto retroattivo e potrà dunque applicarsi anche al caso di Iceberg.
Il suo proprietario dovrà però pagare le spese di mantenimento, una cifra quantificata tra i 5 e i 7 mila euro.
La data certa del rilascio non è stata ancora definita, ma sarà tra qualche giorno.
Grazie all’interesse tenuto alto dalle associazioni come l’Enpa, change.org e alle innumerevoli firme oltre 417.041 raccolte, a cui si aggiungono quelle di altrettante innumerevoli petizioni, la battaglia per la vita ha vinto.
Con questa notizia ci sentiamo vincitori tutti e la Danimarca è davvero quel paese che oggi tutta l’Europa ammira.
Alessandra Curreli
© 2017, Alessandra Curreli. Riproduzione Riservata