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Spina Bifida nel cane: cos’è e come si riconosce

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La spina bifida è una patologia congenita nota, tristemente, perché colpisce gli esseri umani. Molti, però, non sanno che si tratta di una patologia che può interessare anche gli animali, con particolare riferimento ai cani di razza.

Proprio a causa degli accoppiamenti tra animali molto simili tra loro, alcune razze come il Pastore Tedesco, il Bulldog o il Dalmata possono essere interessati da spina bifida.

Si tratta di una malattia congenita, ovvero di un difetto di sviluppo nella vita fetale.

Il problema è che la spina dorsale non si chiude correttamente, specialmente nella parte posteriore del corpo (vicino al bacino) e questo fa sì che i nervi che ci sono all’interno non siano coperti dalle ossa delle vertebre, che li proteggono.

Quali sono i sintomi della spina bifida?

I sintomi della spina bifida sono molto evidenti fin dalla nascita del cane: dal punto in cui la spina dorsale non è chiusa, i nervi semplicemente smettono di funzionare. image2

Nei casi meno gravi, quindi, il cane non riesce a muovere le zampe posteriori (ed ha bisogno di un’attrezzatura opportuna, le “ruote”, per potersi muovere), mentre in quelli più gravi non può controllare i muscoli volontari posteriori, per cui principalmente avremo incontinenza urinaria e incontinenza fecale (non riesce a scegliere quando fare i propri bisogni).

Se la spina bifida si estende ancora di più, potrebbero essere interessati anche i nervi che controllano la parte anteriore del corpo, principalmente quelli che si portano ai polmoni, e questo rende incompatibile con la vita la patologia; di solito, però, in questo caso il cagnolino muore poche ore dopo il parto, e non ce ne rendiamo conto (difficilmente si fa una visita autoptica ai cuccioli morti dopo il parto).

Se questo non accade, però, con le dovute misure il cane può sopravvivere: se lo fa, chiaramente ci sarà bisogno di tantissime attenzioni da parte del proprietario.

Esiste un modo di curare la spina bifida?

Proprio come in medicina umana, ad oggi non c’è modo di trattare questa patologia. Esistono dei sistemi diagnostici, tra cui la radiografia, per cui si può essere certi che si tratti di quello e non d’altro, ma non si conosce una cura specifica per la spina bifida.

Il proprietario, quindi, deve essere ben consapevole di ciò a cui sta andando incontro con questa patologia, perché segnerà inevitabilmente la vita del cane; questo non significa, però, che il cane non sia in grado di portare affetto e gioia nonostante il suo handicap, che lo riguarderà per sempre.

Dott. Valerio Guiggi – Medico Veterinario Specialista

(Contatta l’autore: info@valerioguiggi.it)

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