Ancora una volta si torna a parlare di Chiara Notaristefano e degli affidamenti “facili” del canile sanitario di Palermo.
Molti di voi ricorderanno le proteste di numerose associazioni animaliste fuori i cancelli della struttura palermitana nel mese di Marzo 2017.
A decine si ritrovarono per protestare contro le modalità con cui i cani venivano affidati alla signora Notarisfefano per poi sparire spesso nel nulla.
E’ di questi giorni la notizia che la procura della repubblica di Paelrmo abbia indagato due funzionari del canile che avrebebro affidato ben 32 cani, con regolare incentivo di 480 euro a cane, all’associazione che fa capo proprio alla Notaristefano.
Affidamenti facili
Questo avveniva malgrado fosse stato disposto il blocco degli affidamenti.
Tutto ciò sembra quantomeno strano e ci auguriamo che la Procura vada affondo sulla vicenda.
Le associazioni animaliste più volte hanno lanciato un grido di allarme su questi affidamenti di cani di cui poi se ne perdevano le tracce.
In rete sono sorte addirittura pagine facebook che denunciano le attività poco limpide dell’associazione Aivac di cui sono presidente e amministratore Antonio Capizzi e Chiara Notaristefano.
Al momento i 32 cani sono stati sequestrati dalle forze dell’ordine intevenute presso la sede di Ragusa dell’associazione.
Sta ora agli inquirenti appurare se i due funzionari abbiano affidato i cani sapendo che l’associazione non avesse i requisiti previsti dalla legge.
Palermo è una città che sconta gravissimi problemi di randagismo.
Le strutture sono al collasso e i cani vivono in condizioni precarie.
Fa quindi ancora più male immaginare che si possa approfittare di questa dramamtica situazione per speculare sulla loro vita.
Ci auguriamo che presto venga fatta luce su questo episodio.
Ottavio Bardari
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