Troppo spesso non è permesso a chi possiede un cane di entrare in un ristorante, salire su taxi o un treno, quando però questo divieto viene esteso anche ai cani guida, la limitazione si trasforma in un vero e proprio sopruso a danno e offesa del diritto alla mobilità delle persone con disabilità visiva.
È purtroppo poco noto che nel nostro Paese possiamo contare su leggi tra le migliori a livello europeo a tutela dei diritti alla motilità delle persone con disabilità visiva, e l’accesso ai servizi pubblici deve avvenire per una piena consapevolezza del soddisfacimento e tutela di un diritto sacrosanto e non per una gentile concessione di gestori di servizi pubblici ed esercenti sensibili e disponibili a perorare la causa di libertà delle persone ipovedenti.
Giusto un esempio della ricca legislazione attualmente in vigore che regolamenta tale libertà fondamentale è la legge 37/1974 (aggiornata poi con la n. 60/2006), che esplicitamente dichiara il diritto per il non vedente di accedere con il proprio animale agli esercizi aperti al pubblico e che prevede una sanzione amministrativa pecuniaria della somma da 500 a euro 2.500 imputabile ai responsabili della gestione dei trasporti e i titolari degli esercizi aperti al pubblico che impediscano od ostacolino, direttamente o indirettamente, l’accesso al servizio alle persone con disabilità visiva accompagnate dal proprio cane guida.
Per una maggiore consapevolezza quindi dei diritti dei non vedenti, Autostrade per l’Italia andrà avanti per tutta l’estate con una campagna favore dell’Unione italiana ciechi e ipovedenti.
L’attività di sensibilizzazione prevede l’installazione di 30 cartelli retroilluminati di varie dimensioni nelle principali aree di servizio di tutta Italia. Le immagini sono state realizzate dall’illustratore Davide Bonazzi, e insieme alla frase scelta per la campagna – “Il mio cane guida fedele amico di libertà” evidenziano la fondamentale importanza del cane guida per l’autonomia e la mobilità della persona con disabilità visiva.
La campagna di Autostrade per l’Italia è un’occasione importante per far capire quanto i cani guida siano gli occhi di chi vive nel buio. Il cane guida è “un vero compagno di libertà” perché sempre disponibile e pronto ad assecondare le necessità di autonomia e di mobilità”.
Nelle parole di Elena Ferroni, coordinatrice della Commissione Cani guida dell’Unione la soddisfazione e la gratitudine per questa campagna, che concretamente può aiutare a “far capire come per i ciechi il cane guida non sia un vanto o un capriccio, ma un meraviglioso aiuto che restituisce uno spazio di libertà altrimenti fortemente compromesso dalla disabilità visiva”.
Rosanna Capano
© 2017, Rosanna Capano. Riproduzione Riservata