Quello che era solo un sospetto è diventato una certezza: gli animali, anche quelli domestici, riescono a capire quando sta per scatenarsi un terremoto.
Di esempi ce ne sono a bizzeffe: dal ricercatore inglese che, in Abruzzo per uno studio sui rospi, aveva notato che, poco prima del terremoto all’Aquila, i rospi erano tutti spariti. E poi, ad un tratto, la catastrofe che purtroppo ben conosciamo.
Di questo episodio si è scritto su un articolo pubblicato dal Journal of Zoology a firma della ricercatrice Rachel Grant della Open University di Milton Keynes, ma non è l’unico esempio.
Anche in occasione del sisma in Emilia i padroni di cani e gatti avevano notato comportamenti anomali, da espressioni di inquietudine all’abbaiare ripetuto, ma anche ansimare e girovagare per casa senza pace.
In casi in cui il terremoto ha provocato spostamento di massicce quantità di fango, sabbia o acqua, i cani annusavano l’aria in maniera compulsiva, come se sentissero un odore diverso dal solito ma presagio di qualcosa di grave.
La spiegazione che gli scienziati si sono data deriva dalla capacità, da parte degli animali, di percepire le vibrazioni della terra prima degli esseri umani, ma anche di rilevare i cambiamenti nell’elettricità dell’aria o i gas rilasciati dalle profondità della terra.
Vera MORETTI
© 2016, Mondofido. Riproduzione Riservata