Per favorire l’adozione di un cane, soprattutto se rinchiuso in un canile, ma anche per combattere il randagismo, una vera piaga nel nostro Paese, i Comuni italiani si stanno organizzando con la proposta del bonus cane, che concede sgravi fiscali ai cittadini che decidono di adottare un cane dal canile.
La riduzione delle tasse comunali, infatti, pare sia un grande incentivo per chi è ancora indeciso, ma il vantaggio non è solo per il nuovo padrone del cane, e per l’animale stesso, perché, in realtà, a guadagnarci, sono anche i Comuni stessi, perché combattere il randagismo, e mantenere i canili, prevedono, oltre che disagi, anche costi associati davvero elevati.
Nel periodo estivo, inoltre, il fenomeno conosce il periodo sicuramente più critico e questo incentivo potrebbe in qualche modo arginare la problematica, che nei mesi di giugno e luglio ha raggiunto numeri tristemente elevati.
Dopo gli esempi virtuosi di Vittoria, in provincia di Ragusa, e di Poggio Rusco e Quiestello, in provincia di Mantova, sono molto i Comuni che hanno deciso di prendere spunto e proporre il bonus cane.
A Castenaso, ad esempio, in provincia di Bologna, chi adotta un cane riceverà uno sconto di 100 euro per tre anni consecutivi sulla Tari, compilando un semplice modulo scaricabile sul sito del Comune.
A Bisceglie, invece, i cittadini potranno ottenere una riduzione del 70% della tassa, fino a un massimo di 500 euro, se accoglieranno un cane custodito in canile da almeno tre anni.
Ad Avellino le famiglie che adotteranno un cane riceveranno un bonus che potrà arrivare a 700 euro l’anno.
Ovviamente, le famiglie adottanti, per poter usufruire del bonus, dovranno impegnarsi al mantenimento dell’animale e tenerlo con sé per un determinato numero di anni, e ciò verrà verificato con controlli periodici durante i quali sarà controllato lo stato di salute dei cani adottati.
Vera MORETTI
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