La malattia
La crisi epilettica è un disturbo neurologico cronico che colpisce il 4% dei cani, causata da un’attività cerebrale anomala oppure da ictus o tumori al cervello. L’alterazione delle funzioni cerebrali genera un’attività elettrica molto intensa che porta il cane ad avere spasmi muscolari, la cui durata può variare dai pochi secondi ai 10 minuti, e talvolta la perdita di coscienza. Dopo una crisi epilettica il cane può riprendersi quasi immediatamente oppure impiegare fino a 24 ore per recuperare del tutto. Per questa ragione è necessario monitorarlo attentamente.
Come riconoscere e gestire la crisi epilettica
Per riconoscere una crisi epilettica imminente, è bene sapere che di solito si verifica con maggiore frequenza generalmente quando il cane riposa, quindi di notte o al mattino presto. Il cane verrà colto da stordimento, sarà abbattuto e disorientato per poi cadere su un fianco, con corpo rigido, salivazione eccessiva e convulsioni. In questi casi, bisogna spostare qualsiasi oggetto che si trova in zona e con il quale il cane potrebbe ferirsi. Una volta terminata la crisi epilettica, è bene calmare il cane prima di prendere qualunque altra iniziativa; subito dopo l’attacco, può risultare molto nervoso e potrebbe cercare di rialzarsi anche senza essersi ripreso completamente. È utile, per farlo rilassare maggiormente, portarlo in una stanza tranquilla, senza alcun tipo di rumore, spegnendo ogni tipo di apparecchio elettronico e non permettendo agli altri animali di accedervi.
Cura della crisi epilettica
Se la prima crisi epilettica si manifesta entro i due anni di vita, quasi sicuramente, il cane risponderà bene alle terapie farmacologiche che, però, non cureranno il disturbo, ma serviranno a far diminuire la frequenza e l’intensità degli attacchi. Somministrando quotidianamente questi farmaci bisogna prestare molta attenzione alla dieta, poiché gli antiepilettici e le medicine contro le convulsioni fanno sì che il cane ingrassi con più facilità.
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