Il cane deve rispettare tutti
Il cane, per natura, ha la mentalità del branco; questo significa che fra tutti i componenti della famiglia, ce ne sarà sempre uno che rappresenta il “capo”. Tuttavia è fondamentale, per educare bene un cane, che tutti i membri vengano rispettati da Fido.
Per fare in modo che questo accada, non ci può essere all’interno di una famiglia una persona più permissiva e una più severa. Un atteggiamento di questo genere fa solo confondere l’animale.
Per esempio, se il padre (di famiglia) lo rimprovera quando abbaia inutilmente, mentre la madre lo lascia fare, il cane non capisce perché a volte viene rimproverato, mentre altre volte no; non sapendo dove sbaglia, quindi, non può correggere il suo comportamento. Esattamente come accade con i bambini.
La famiglia come il branco
Quando si decide di prendersi cura di un cucciolo, bisogna immaginare di diventare il suo capo branco: bisogna immedesimarsi in un cane adulto e comportarsi di conseguenza. I legami che uniscono un branco sono la lealtà e la gerarchia. In una famiglia, tutti i membri devono conquistarsi la fiducia di Fido e devono convincerlo a seguire le proprie istruzioni.
Un vero capo non è gratuitamente violento, non dà ordini vaghi e indecisi, non mette a rischio il suo branco. Allo stesso modo, la nuova famiglia del cucciolo lo deve proteggere, ma gli deve anche far capire chi comanda: il cane non è un oggetto o un peso, ma non è neppure il maschio alfa. Nella scala gerarchica della famiglia si trova all’ultimo posto, ma solo perché non è lui a dare ordini.
Educare i bambini alla presenza del cane
Se in famiglia ci sono bambini, è necessario educare loro al rispetto del cane e viceversa. Inizialmente, infatti, non vanno mai lasciati giocare da soli, ma sempre con la supervisione di un genitore, in modo che il piccolo non tratti il cane come un pupazzo e che il cane non approfitti del bambino.
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