I cani sono capaci di vigilare sulla nostra salute e sulla nostra incolumità, non soltanto difendendoci dagli sconosciuti e abbaiando se si avvicina un estraneo alla nostra proprietà, ma anche con il loro infallibile fiuto, che riesce a riconoscere le malattie che ci possono affliggere.
E non stiamo parlando di un raffreddore o una banale influenza, ma addirittura di tumori, che i cani riescono a fiutare senza fallire quando si trovano ancora in fase precoce.
Come ci riescono? Mariangela Albertini, docente di veterinaria all’Università di Milano, ha spiegato che i cani, annusando campioni di urina dei pazienti, riescono a trovare le tracce della malattia, con una certezza quasi matematica, sfiorando la precisione assoluta.
Per questo motivo, è nato il progetto Se ti fiuto ti aiuto, rivolto all’utilizzo dei cani da tumore per individuare il cancro al polmone, quello più insidioso e difficile da diagnosticare. I cani, dal campione di urina, individuano il tumore nel 98% dei casi.
L’idea di utilizzare i cani è nata da un racconto di un cane che, intestardito ad annusare la gamba della sua padrona, era riuscito a capire che la donna era affetta da melanoma.
In Gran Bretagna questo metodo viene utilizzato per i tumori alla prostata, mentre in Italia il compito degli amici quattro zampe è più ostico, perché il cancro al polmone è davvero ostico da trovare.
I cani utilizzati per questa procedura sono quattro, e si chiamano Bloom, Dixie, Helix e Rita. Quando questo progetto sarà rodato, si potrà evitare di sottoporre a diagnosi costose ed invasive chi non ne ha bisogno e, al contrario, somministrare le cure necessarie a chi ne ha realmente bisogno.
La cosa curiosa è che non si riesce ancora a capire che cosa i cani fiutano, ma la loro infallibilità è impressionante.
Vera MORETTI
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