Quando il passaparola funziona, può salvare addirittura delle vite, in questo caso di tre cani, un pinscher, uno yorkshire e un meticcio di labrador, che venivano tenuti in condizioni precarie, sempre al guinzaglio e con scarsità di cibo ed acqua.
E’ accaduto in un sobborgo di Trento, dove sono stati chiamati i volontari dell’Oipa, Organizzazione internazionale protezione animali, i quali, dopo sopralluoghi per verificare le reali condizioni dei tre poveri animali, hanno purtroppo dovuto confermare quanto era stato loro segnalato e procedere ad una denuncia per maltrattamento.
E, nonostante il gran caldo, venivano tenuti legati e senza acqua, oltre che costretti a vivere nei propri escrementi, poiché nessuno provvedeva mai a farli uscire o portarli a fare una passeggiata.
Ma non è tutto, perché, oltre ai cani stremati, è stato trovato anche un coniglio da compagnia morto nella sua gabbia, senza che nessuno si fosse preoccupato di prelevarlo, o di provvedere alla sua salvezza.
I padroni, in realtà, non erano sconosciuti all’associazione, poiché in passato era stato offerto loro un sostegno per aiutarli a gestire gli animali, ma le proposte erano sempre state declinate.
Conseguenza è stato l’intervento di polizia municipale, carabinieri, guardia forestale, vigili del fuoco e veterinari dell’Asl.
Si spera, ora, che questo intervento, deciso e perentorio, da parte delle forse dell’ordine, serva a far capire ai padroni quali sono le condizioni di vita che i cani che meritano, a cominciare dall’alimentazione corretta e un ambiente fisico adeguato, ma anche un sostegno per quanto riguarda la salute, fisica e mentale.
Vera MORETTI
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