Vita dura per i padroni di cani che abitano a Torri del Benaco, in provincia di Verona.
Il sindaco, infatti, ha stabilito che, quando portano i loro amici quattro zampe a fare i loro bisognini, devono raccogliere tutte le deiezioni, pipì compresa.
Si tratta, ovviamente, di un provvedimento che sta suscitando non poche perplessità, e non perché i padroni non vogliano rispettare l’obbligo di raccogliere tutte le deiezioni. Piuttosto, non sanno come farlo. Paletta e sacchettino certo non aiutano a rimuovere i liquidi, ed abituare Fido a farla in una bottiglietta pare impresa ardua.
Ma non è tutto, ahinoi! Il sindaco si sta mostrando particolarmente inflessibile con i cani, che devono sempre essere tenuti al guinzaglio e che non possono entrare nei parchi, nei giardini pubblici e nelle aiuole.
Ora, considerando che fare i bisognini nelle aiuole pubbliche non è certo una pratica tanto educata, c’è però da aggiungere un piccolo particolare: a Torri del Benaco non esistono aree cani, nessun luogo alternativo dove permettere agli animali di fare una passeggiata liberatoria e lunga sgambata o dove fare cacca e pipì in tranquillità.
Cosa propone, dunque, il sindaco Nicotra? L’unica soluzione è portare i cani sopra il lungolago, dove ci sono campi e aree libere privi di alcun divieto, e quindi accessibili agli animali, purché si raccolgano le deiezioni.
Ma, come alternativa, non sembra sia sufficiente, per far sentire cani e padroni accettati dalla città.
Vera MORETTI
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