I padroni di cani che abitano a Brindisi si sono ribellati e, in mancanza di lidi riservati ai loro amici quattro zampe, hanno deciso di sottoscrivere una petizione da presentare al Comune.
Ciò che chiedono è davvero semplice, tanto che si tratta di qualcosa che è stato attuato su tante altre coste italiane: un tratto di litorale dove poter passeggiare con i propri cani senza essere osservati, criticati ed osteggiati dagli altri bagnanti.
Ad avere l’idea è stato Enrico Guadalupi, un brindisino di nascita trapiantato in Alto Adige, che però torna ogni anno a Brindisi per le vacanze e, ogni volta, la sua speranza di scoprire che qualcosa è cambiato, e che nel frattempo sono stati aperti lidi attrezzati anche per i quadrupedi, viene smorzata appena scende dalla macchina, come, del resto, ha dichiarato lui stesso: “Ogni anno tornò nella mia cara città per passare le vacanze estive. Ogni volta rimango deluso dell’inciviltà dei brindisini rispetto all’ambiente, la noncuranza, i lidi aperti al pubblico sporchi ed abbandonati. Inoltre io come tanti altri sono un cinofilo ed ho due cani”.
Senza contare che, in realtà, a deturpare le spiagge sono, per primi, proprio gli “umani”: alzi la mano chi non trova mozziconi di sigaretta o resti di picnic e cartacce sul bagnasciuga!
Ma la civiltà non passa solo da una spiaggia pulita, perché un esempio di rispetto e di apertura nei confronti di tutti i turisti è anche quello di dotare parte della costa anche a chi possiede cani e vorrebbe condividere con loro la libertà di una giornata all’aria aperta, al mare.
Vera MORETTI
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