Il test BAER (Brainstem Auditory Evoked Response) rappresenta uno strumento diagnostico fondamentale nella medicina veterinaria moderna, particolarmente prezioso per valutare la funzionalità uditiva nei cani. Questo esame sofisticato misura l’attività elettrica del sistema uditivo, dalla coclea fino al tronco cerebrale, in risposta a stimoli sonori specifici. La sua importanza risiede nella capacità di fornire una valutazione oggettiva e precisa della funzionalità uditiva, superando i limiti dei test comportamentali tradizionali che possono essere influenzati da numerosi fattori esterni e dalla soggettività dell’osservatore.
L’esame si è affermato come gold standard per la diagnosi della sordità congenita nei cuccioli, una condizione che può avere implicazioni significative sia per la qualità della vita dell’animale che per i programmi di allevamento. La sordità congenita è particolarmente diffusa in alcune razze canine, soprattutto quelle caratterizzate da mantello bianco o con presenza di aree bianche estese, come il Dalmata, il Bull Terrier e l’Australian Shepherd. Il test BAER permette di identificare precocemente questa condizione, consentendo agli allevatori e ai proprietari di adottare le misure necessarie per garantire il benessere dell’animale e prendere decisioni informate riguardo all’inserimento del soggetto in programmi di riproduzione.
Procedura e svolgimento dell’esame
L’esecuzione del test BAER richiede un’attrezzatura specializzata e personale qualificato, motivo per cui viene generalmente effettuato in strutture veterinarie specializzate o centri di riferimento. La procedura inizia con il posizionamento di piccoli elettrodi a ago sotto la cute del cane in punti specifici: al vertice del cranio e dietro ciascun orecchio. Questi elettrodi sono collegati a un computer che registra e analizza l’attività elettrica cerebrale in risposta agli stimoli sonori. Per garantire la precisione dell’esame, viene inserito un auricolare in ciascun orecchio attraverso il quale vengono emessi dei click sonori a intensità controllata.
Durante l’esame, che dura generalmente tra i 15 e i 30 minuti, il cane deve rimanere il più possibile immobile. Per questo motivo, nei cuccioli e nei soggetti particolarmente agitati, può essere necessario ricorrere a una leggera sedazione. Tuttavia, è importante sottolineare che la sedazione non influenza i risultati del test, poiché l’esame valuta risposte neurologiche automatiche che non dipendono dallo stato di coscienza dell’animale. Il veterinario esamina ciascun orecchio separatamente, permettendo di identificare eventuali differenze tra i due lati e diagnosticare forme di sordità unilaterale o bilaterale.
Interpretazione dei risultati e implicazioni
L’interpretazione dei risultati del test BAER richiede esperienza e competenza specifica. Il computer collegato agli elettrodi genera un tracciato che mostra una serie di onde, ciascuna corrispondente all’attivazione di diverse strutture lungo la via uditiva. In un soggetto con udito normale, il tracciato presenterà una sequenza caratteristica di picchi che si verificano in tempi specifici dopo lo stimolo sonoro. L’assenza di queste onde o alterazioni significative nella loro morfologia possono indicare la presenza di deficit uditivi di varia natura e gravità.
Nel caso della sordità congenita, il tracciato tipicamente non mostrerà alcuna risposta allo stimolo sonoro nell’orecchio affetto. Nei casi di sordità unilaterale, un orecchio presenterà un tracciato normale mentre l’altro risulterà piatto, senza alcuna risposta evocata. Questa informazione è particolarmente preziosa per gli allevatori, poiché la sordità unilaterale può passare inosservata nei test comportamentali tradizionali, dato che il cane mantiene una certa capacità uditiva grazie all’orecchio funzionante. La diagnosi precoce permette di adottare strategie educative appropriate e prendere decisioni informate riguardo all’eventuale utilizzo del soggetto per la riproduzione.
Applicazioni e utilizzo nella pratica veterinaria
Il test BAER trova numerose applicazioni nella pratica veterinaria moderna, estendendosi ben oltre il semplice screening della sordità congenita nei cuccioli. Viene utilizzato regolarmente nella valutazione pre-operatoria di interventi che potrebbero influenzare la funzionalità uditiva, nel monitoraggio degli effetti di terapie ototossiche e nella diagnosi differenziale di patologie neurologiche che possono coinvolgere le vie uditive. L’esame risulta particolarmente utile anche nel follow-up di traumi cranici o infezioni dell’orecchio medio e interno, permettendo di valutare oggettivamente il recupero della funzionalità uditiva.
Nel contesto dell’allevamento professionale, il test BAER è diventato uno strumento indispensabile per i programmi di selezione genetica finalizzati alla riduzione dell’incidenza della sordità congenita. Molte associazioni di razza, particolarmente per le razze ad alto rischio, raccomandano o richiedono lo screening BAER dei riproduttori e della loro progenie. I dati raccolti attraverso questi screening sistematici hanno contribuito significativamente alla comprensione dei meccanismi genetici alla base della sordità congenita e hanno permesso di sviluppare strategie di allevamento più efficaci per ridurne l’incidenza.
Gestione e supporto del cane con deficit uditivi
La diagnosi di un deficit uditivo attraverso il test BAER rappresenta solo il primo passo di un percorso che richiede un approccio olistico alla gestione dell’animale. I cani con sordità, sia unilaterale che bilaterale, possono condurre vite piene e soddisfacenti, ma necessitano di un ambiente appropriato e di strategie educative specifiche. L’addestramento deve basarsi principalmente su segnali visivi e tattili, e il proprietario deve sviluppare metodi di comunicazione alternativi efficaci. La gestione della sicurezza diventa particolarmente importante, poiché questi cani non possono percepire segnali di pericolo acustici come il traffico o i richiami del proprietario.
Per i cuccioli diagnosticati precocemente, è fondamentale iniziare quanto prima un programma di socializzazione e addestramento adeguato alle loro esigenze specifiche. L’utilizzo di tecniche di rinforzo positivo e la creazione di un ambiente ricco di stimoli visivi e tattili possono aiutare il cucciolo a sviluppare strategie compensative efficaci. È importante coinvolgere tutta la famiglia nell’apprendimento delle tecniche di comunicazione appropriate e nella creazione di un ambiente domestico sicuro e stimolante. Il supporto di un educatore cinofilo esperto nella gestione di cani sordi può rivelarsi prezioso per sviluppare un programma di addestramento personalizzato ed efficace.
La diagnosi di sordità attraverso il test BAER non dovrebbe mai essere vista come un ostacolo insormontabile, ma piuttosto come un’opportunità per comprendere meglio le esigenze specifiche del proprio cane e sviluppare strategie appropriate per garantirgli una vita felice e sicura. Con il giusto supporto, impegno e comprensione, i cani con deficit uditivi possono integrarsi perfettamente nella famiglia e nella società, dimostrando che la sordità non è un limite alla loro capacità di vivere una vita piena e gratificante.
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