Quando un proprietario, che magari già vive in compagnia del proprio cane in condominio, decide di prendere un secondo cane, una delle domande più frequenti è quella che riguarda il numero massimo di cani con cui è possibile vivere in un condominio.
E’ giusto sapere che questo numero non esiste, non è esplicitamente definito dalla legge, né per i cani, né per gli altri animali, motivo per cui è possibile avere diversi animali anche di specie diverse in un appartamento.
Tuttavia, ci sono dei limiti a cui bisogna fare attenzione, e che non si devono sforare per non entrare nell’illegalità: vediamo quali sono.
- Gli animali in condominio non devono arrecare disturbo olfattivo, né acustico, in pratica l’odore non deve uscire dalla casa né gli animali devono emettere troppo rumore; quando si pensa all’acquisto di più animali bisogna tenere conto di questo aspetto.
- Gli animali hanno un loro spazio vitale necessario per evitare che l’ambiente domestico venga definito un “ambiente inadeguato”. Non c’è, anche in questo caso, una definizione perché un coniglio nano non ha lo stesso spazio vitale di un cane molto grande, ma bisogna utilizzare un po’ di buon senso perché i controlli dei servizi veterinari potrebbero indicare addirittura un “maltrattamento”, e nella peggiore delle ipotesi sequestrare gli animali.
- Il regolamento condominiale, se non addirittura il regolamento comunale, per ragioni principalmente sanitarie può prevedere un numero massimo di animali che si possono detenere in ogni condominio. E’ quindi opportuno, prima di prendere uno o più cani se ne abbiamo già altri, controllare i regolamenti (che si possono richiedere all’amministratore di condominio, oppure in comune) ed essere quindi sicuri che non ci siano regole più precise di quelle nazionali sul possesso degli animali in condominio.
Dott. Valerio Guiggi – Medico Veterinario Specialista
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