Educare il proprietario:compito difficile
Educare il padrone, da un certo punto di vista, risulta essere il compito più difficile per il veterinario. Il cliente deve porre fiducia nel medico a cui si rivolge ed è compito del veterinario fornire informazioni su possibili rischi per la salute
del cane causate da un’errata alimentazione e dall’obesità da essa derivante.
Occorre ricordare che alcuni stati patologici, conseguenti a patologie del comportamento, possono essere essere alla base dell’obesità e che la restrizione alimentare può peggiorare i sintomi di patologie del comportamento preesistenti o
indurne la nascita (nel cane, da un punto di vista comportamentale, il cibo assume un significato sociale).
Stabilire un obiettivo comune
Primo obiettivo è stabilire,quindi, una relazione terapeutica con il veterinario che implica la presa di coscienza di un lavoro comune, di reciproca collaborazione tra i partecipanti, prendendo in considerazione anche le variabili derivanti dalla resistenza che può essere posta da tutti gli stessi partecipanti al processo terapeutico: Veterinario- Cliente- Pet.
La resistenza può essere considerata un evento normale all’interno della terapia poichè il veterinario vuole indurre un’alterazione dell’equilibrio del sistema cliente/pet. Il proprietario dice spesso di amare così tanto il proprio cane che interpreta come richiesta di cibo ogni esigenza dello stesso, potendo questo essere alla base dell’ insuccesso terapeutico e dell’eccessiva antropomorfizzazione dei cani.
E’ consigliabile, perciò, per affrontare al meglio la resistenza:
-eseguire corretta valutazione comportamentale;
-ridurre progressivamente la quantità di cibo;
-integrare nel cane la dimensione affettiva con altre dimensioni di relazione;
La fiducia: la chiave del successo
Occorre stabilire un rapporto di fiducia durante la progettazione di una restrizione alimentare, prendendo in considerazione numerosi fattori, tra cui presenza di patologie del comportamento, esigenze etologiche e la dimensione prevalente nella relazione uomo-animale e quindi il dialogo e la corretta comunicazione con il proprio medico veterinario sono alla base della riuscita della terapia alimentare.
“A confessore, medico e avvocato non tener il ver celato”
Dott.ssa Marilena Russo – Medico Veterinario
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